Ispirati dalle caratteristiche di ragni e vespe, i mini droni dell'istituto svizzero EPFL riescono a spostare oggetti pesanti e a portarli a destinazioni prefissate.
I ricercatori di EPFL hanno pubblicato i risultati del loro lavoro di progettazione droni sul magazine Science Robotics, illustrando le caratteristiche di FlyCroTug, un mini drone robot capace di agganciare, sollevare e portare a destinazione oggetti pesanti fino a 40 volte il proprio peso, utilizzando tecniche simili a quelle di insetti come ragni e vespe.I mini droni riescono a sollevare oggetti di diversa natura che arrivano a pesare anche 4 KG a fronte del loro peso di soli 100 grammi.
Utilizzabili per scopi diversi, sopratutto in ambito protezione civile, grazie alla capacità di poter arrivare in ambienti pericolosi o inaccessibili direttamente per l'essere umano, i droni dell'istituto elvetico sono provvisti di 'accessori' che riproducono le azioni degli insetti per agganciare e trascinare prede nel proprio nido.
Matthew Estrada e Dario Floreano di EPFL su Science Robotics:
Unendo le forze aerodinamiche del nostro veicolo e le forze interattive generate dai meccanismi di attacco, siamo stati in grado di trovare qualcosa che è molto mobile, molto forte e molto piccolo.
Le persone tendono a pensare ai droni come a macchine che volano e osservano il mondo.
Ma gli insetti volanti fanno molte altre cose, come camminare, arrampicarsi, afferrare e costruire. Gli insetti sociali possono anche lavorare insieme e combinare le loro forze. Attraverso la nostra ricerca, mostriamo che i piccoli droni sono in grado di ancorarsi alle superfici intorno a loro e di cooperare con altri droni. Ciò consente loro di eseguire compiti tipicamente assegnati a robot umanoidi o macchine molto più grandi.
I mini droni, infatti, hanno anche un'altra caratteristica tipica di certi insetti: quella di collaborare per portare a termine nel modo più efficiente possibile le loro missioni. Possono allearsi, ad esempio, per aprire una porta, utilizzando gli strumenti in dotazione citati sopra.
Via: TechCrunch
Articolo di HTNovo