Le tecniche utilizzate e le motivazioni che hanno portato a realizzare il video fake con protagonista il fondatore di Facebook.
Un videomessaggio di Mark Zuckerberg pubblicato su Facebook e Instagram lo scorso 7 giugno ha suscitato l'interesse di utenti e media internazionali per il suo contenuto e la sua realizzazione.In prima battuta, c'è stato un allarmismo generale, quasi catastrofico, perché il fondatore e CEO di Facebook annunciava nel video di aver ceduto ad una non meglio identificata 'spectre' dati di miliardi di iscritti alle diverse piattaforme social. Subito dopo, l'interesse si è spostato su come e da chi il video fosse stato realizzato e pubblicato sui social e come mai non fosse stato subito rimosso.
Sì, perché il Mark Zuckerberg che parla per meno di mezzo minuto e rilascia confessioni clamorose non è Mark Zuckerberg. E non è nemmeno un sosia perfetto uscito da chissà dove. Tutto ciò che abbiamo visto in quel video (e che possiamo tuttora vedere) è Intelligenza Artificiale. O, meglio, lo è il risultato finale ottenuto dagli autori.
Il video è un deepfake postato da Bill Posters e Daniel Howe, che hanno dichiarato che il loro intento era quello di mettere alla prova le reazioni di Facebook alle pubblicazioni di video fake, agendo secondo le linee guida del progetto di comunicazione artistica Spectre che mira a tenere alta la guardia su argomenti come privacy, sorveglianza e operato generale dei Social.
Per realizzare il video, con alla base tecnologia Vdr (Video Dialogue Replacement), sono stati impiegati software e algoritmi sofisticati che hanno 'confezionato' le immagini prendendo fotogrammi da un reale messaggio d'archivio di Zuckerberg (della durata complessiva di 7 minuti), nel quale il CEO di Facebook parlava dei legami fra operato sui social di utenti russi ed elezioni statunitensi. Una voce è stata sovrapposta perfettamente ai fotogrammi montati, dopo un allenamento di decine di ore dell'algoritmo utilizzato per imparare mimica, tono, cadenza e gestualità abbinata.
Il video non è stato e non sarà rimosso da Facebook né da Instagram, in quanto è stato fin da subito evidenziato l'intento e lo scopo degli autori. La voce, a loro dire, è stata volutamente resa dissimile a quella del protagonista, proprio perché era l'unica maniera per far capire subito che i trattava di un falso.
Tuttavia, al momento, sembra che il video sarà etichettato come 'Satirico' su Facebook e non sarà mostrato fra i video suggeriti né nei risultati di ricerca per hashtag su Instagram.
Via: Wired
Articolo di HTNovo