Nessun lancio imminente se non saranno implementati gli strumenti corretti per tutelare gli utenti.
L'ambizioso piano di Google di lanciare il suo chatbot di intelligenza artificiale Bard nell'Unione Europea ha incontrato un intoppo. La commissione irlandese per la protezione dei dati, che sovrintende alla conformità di Google alle norme sulla protezione dei dati dell'UE, ha espresso preoccupazione per le implicazioni sulla privacy dello strumento di intelligenza artificiale generativa e ha chiesto al gigante tecnologico di posticipare il suo lancio nell'UE.
Bard è la risposta di Google a ChatGPT di OpenAI e Bing Chat di Microsoft, due popolari chatbot AI in grado di generare testo realistico e coinvolgente in base all'input dell'utente. Google afferma che Bard è più avanzato e versatile dei suoi concorrenti nel produrre contenuti come poesie, storie, codice, saggi, canzoni, parodie di celebrità e altro ancora.
Google ha già implementato Bard in 180 paesi, inclusi Stati Uniti e Regno Unito, da marzo. Ma la società è stata cauta nell'entrare nel mercato dell'UE, dove le autorità di regolamentazione della protezione dei dati hanno esaminato ChatGPT per presunta violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) del blocco.
Martedì la commissione irlandese per la protezione dei dati ha affermato che Google non ha fornito informazioni sufficienti su come Bard protegge la privacy e i dati personali degli europei. L'autorità di regolamentazione ha affermato di aver richiesto una valutazione dettagliata e ulteriori domande a Google "con urgenza" e che Bard non verrà lanciato nell'UE questa settimana.
La questione è in "esame continuo" da parte dell'autorità irlandese, che condividerà le informazioni con altri regolatori europei dei dati "il prima possibile".
Google ha affermato di voler rendere Bard più ampiamente disponibile, anche nell'UE, ma che lo farà in modo responsabile, dopo aver interagito con esperti, regolatori e responsabili politici. La società ha affermato di aver parlato con le autorità di regolamentazione della privacy per rispondere alle loro domande e ascoltare il feedback.
Bard non è l'unico chatbot basato sull'intelligenza artificiale ad affrontare sfide normative in Europa. ChatGPT è stato temporaneamente bandito in Italia a marzo ed è sotto inchiesta da diverse autorità europee per la privacy in Italia, Germania e Spagna. Anche il Comitato europeo per la protezione dei dati, una rete di regolatori dei dati dell'UE, ha istituito una task force per valutare ChatGPT.
Continueremo ad informarvi sugli sviluppi di questa vicenda.