Le previsioni di Tim Berners-Lee, l'inventore del World Wide Web, fra Intelligenza artificiale, dati personali e una big-tech che potrebbe essere costretta a sciogliersi.
Il World Wide Web compie 35 anni in questo periodo ed in un'era di profondi cambiamenti nell'utilizzo della tecnologia, torna a parlare della situazione attuale e soprattutto del prossimo futuro il suo inventore, l'informatico inglese Tim Berners-Lee, colui che stabilì la prima connessione in ambiente Web nel 1989, quando era impiegato al CERN di Ginevra.
L'inventore del World Wide Web non ha mai nascosto stupore e una certa preoccupazione per quello che è diventato nel corso degli anni la sua creatura, sottolineando ancora una volta che mai ne avrebbe ipotizzato l'utilizzo attuale quando iniziò a lavorare e perfezionare la tecnologia.
In un'intervista concessa a CNBC, Tim Berners-Lee ha però parlato questa volta del futuro più o meno prossimo del Web, di cosa ci aspetta e di come verrà migliorato per rendere a sua volta migliore la vita degli esseri umani, spaziando dai progressi dell'intelligenza artificiale generativa al controllo dei dati personali, passando per l'utilizzo multipiattaforma senza soluzione di continuità fra internet, vita reale e realtà virtuale, sino a prevedere lo scioglimento di giganti della tecnologia, anche per effetto del Digital Markets Act (DMA) dell'Unione Europea.
Come sarà il Web in futuro secondo il suo inventore
Avrai un assistente AI che lavora per te, come un medico
Tim Berners-Lee pensa che in futuro ogni essere umano avrà il suo assistente personale di intelligenza artificiale, sempre disponibile e capace di guidarlo e consigliarlo per ogni attività quotidiana.
Alcune persone si preoccupano se, tra 35 anni, l’intelligenza artificiale sarà più potente di noi.
Una delle cose che prevedo - ma è qualcosa per cui potremmo dover lottare - è che avrai un assistente AI, di cui ti puoi fidare, e che funzionerà per te, come un medico.
Tutto verrebbe fatto tramite agenti AI; non andresti mai direttamente al tuo conto bancario online, o al tuo fornitore di servizi sanitari online, o ad alcun sito di e-commerce.
I nostri dati su qualsiasi piattaforma saranno davvero nostri
Secondo l'inventore del Web, in futuro, riusciremo ad avere la piena proprietà e il pieno controllo dei nostri dati, qualsiasi sia la piattaforma che li detiene online. L'ingegnere sta lavorando a tal proposito con la sua startup Inrupt ad una nuova tecnologia chiamata Pod, che permetterà di mantenere sotto controllo i propri dati forniti a colossi come Meta, Google, Microsoft, Apple o Amazon.
Penserai al tuo data pod come al tuo spazio digitale, lo considererai come una cosa con cui ti senti molto a tuo agio.
Miriamo a cambiare radicalmente il modo in cui funzionano oggi le applicazioni Web, con conseguente reale proprietà dei dati e migliore privacy.
Lee parla di app di fiducia con cui gli utenti potranno scambiare le proprie informazioni personali, passando serenamente da una piattaforma all'altra, da un tipo di display tascabile ad uno enorme o a quello di un visore VR, dando più tempo di vita reale alla vita delle persone.
Tutte le tue liste di cose da fare, eventi del calendario e così via, e tutte le diverse parti dei tuoi dati, si uniranno, quindi la capacità di vivere la tua vita diventa molto più potente.
Secondo Lee, il Web farà un nuovo passo avanti grazie alla sinergia fra Internet e la Realtà mista e virtuale, con un'interazione più potente ed utile di quella di oggi fra vita reale e vita online.
Puoi fare cose con un visore VR e poi, quando togli il visore VR, puoi farlo con uno schermo enorme. E ogni volta che ti muovi, puoi prendere il telefono e l’esperienza sarà unica. Questa dovrebbe passare senza problemi tra i diversi dispositivi.
Una grande azienda hi-tech potrebbe essere sciolta
Nessun nome, né da parte di Tim Berners-Lee né di chi ha organizzato, partecipato o redatto l'intervista, ma fra le previsioni per il futuro di Web e tecnologia online c'è la possibilità che l'Unione Europea per gli effetti del Digital Markets Act (DMA) e una legge al suo interno che prevede tale eventualità decida che un gigante della tecnologia mondiale debba essere smembrato o sciolto.
Preferisco che le aziende tecnologiche facciano la cosa giusta da sole prima che intervengano le autorità di regolamentazione. Questo è sempre stato lo spirito di Internet.
Forse le aziende sono state un po’ spinte dalla possibilità di una regolamentazione. Ma questa era una cosa indipendente.
Le cose stanno cambiando così rapidamente. L’intelligenza artificiale sta cambiando molto, molto rapidamente. Ci sono monopoli nell’intelligenza artificiale. I monopoli sono cambiati abbastanza rapidamente nel web.
Forse ad un certo punto in futuro, le agenzie dovranno lavorare per smantellare le grandi aziende, ma non sappiamo ancora quale sarà la società che per prima otterrà questo.
L'uomo che inventò il Web 35 anni fa conclude così la sua intervista, lasciando qualche dubbio e un vago senso di disorientamento a chi ha ascoltato le sue parole riguardo il futuro prossimo della tecnologia online.