Gli account Google AdSense con sede in Russia saranno disattivati.
Google, come altre big hi-tech, è impegnata a combattere l'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina con 'sanzioni' verso la nazione di Putin e sostegno attivo e continuo alla popolazione del Presidente Zelensky.
Dopo la sospensione degli annunci pubblicitari, arriva la notizia che gli account con sede in Russia di Google AdSense, il sistema che permette agli editori e agli YouTuber di pubblicare banner ads sui propri siti e video e guadagnare con le visualizzazioni degli stessi, saranno disattivati. La decisione è stata resa pubblica con un aggiornamento apparso sulle dashboard di AdSense e nelle pagine di supporto, con la community russa che è ovviamente in preoccupato fermento.
Al momento stiamo disattivando tutti gli account AdSense con sede in Russia. Ciò significa che non potrai monetizzare con nessun account AdSense con sede in Russia.
La disattivazione degli account AdSense in Russia riguarda tutte le tecnologie di monetizzazione.
A causa dei continui sviluppi in Russia, stiamo sospendendo la possibilità per gli editori con sede in Russia di monetizzare con AdSense, AdMob e Ad Manager.
Gli editori riceveranno regolarmente in questo mese di agosto i compensi maturati e non ancora saldati, prima di vedersi interrompere il rapporto con la divisione ads di Google.
AdSense è il principale canale di monetizzazione di siti e creator di tutto il mondo e la decisione di Google di privare gli editori russi delle entrate cui erano abituati è certamente un duro colpo (anche per l'intera economia russa) che sarà difficile da superare, soprattutto per le testate (moltissimi siti e blog russi hanno autorevolezza nel mondo dell'informazione hi-tech a livello globale, ad esempio) che hanno traffico al di fuori dei confini nazionali (dove i guadagni erano già azzerati dalle decisioni precedenti), ma anche per gli YouTuber, visto che la Russia è dietro solamente agli USA per visualizzazioni della piattaforma video di Big G, rappresentando il 5,7% del traffico totale del servizio su Web e app, come riporta BleepingComputer.
Google dimostra con questa mossa ancora una volta il suo concreto impegno per accelerare il processo di pace in Ucraina, dato che lo stesso gigante del software registrerà perdite importanti dalla sospensione totale degli introiti pubblicitari provenienti dalla Russia.
Tutto ciò mentre nel resto del mondo Google continua la sua battaglia contro estensioni ed adblocker non conformi ai nuovi standard nel browser Chrome, accelerando il passaggio al nuovo framework Manifest V3, con avvisi di prossima rimozione apparsi nelle pagine del Chrome Web Store e nelle impostazioni di diversi plugin.