Pavel Durov accusato di scarsa moderazione della piattaforma da lui creata, giudicata così terreno fertile per traffico di droga, pedofilia e frode.
Fulmine a ciel sereno per l'app di messaggistica Telegram e i suoi milioni di utilizzatori quotidiani. Il CEO e fondatore è stato arrestato in territorio francese, non appena atterrato all'aeroporto Le Bourget.
Il CEO di Telegram dovrà rispondere di scarsa moderazione della piattaforma da lui creata ed amministrata e dell'accusa conseguente di offrire un luogo per contrattazioni illegali favorendo crimini gravi e fra i peggiori possibili, come pedofilia, traffico di droga, frode.
La stessa Russia aveva messo in guardia recentemente Durov ritenendo proprio che fosse stata Telegram l'app utilizzata dai terroristi che hanno assaltato la sala concerti di Mosca per pianificare la strage di civili.
Durov sapeva di essere nel mirino delle autorità europee, viaggiando negli ultimi tempi solamente negli Emirati Arabi, stati della ex Unione Sovietica o Sud America.
L'arrivo e l'immediato arresto in Francia è stato da subito riconosciuto come grave errore dagli inquirenti e dalle forze dell'ordine che lo hanno preso in consegna.
Il tutto è stato riportato nella tarda serata di ieri dall'emittente transalpina Tf1 (via QN).
Il fondatore di Telegram dovrebbe essere davanti alle autorità giudiziarie francesi già nella giornata di oggi e restare in stato di arresto con l'accusa di complicità (non è chiaro quanto e in che misura diretta o indiretta) per i crimini di cui sopra.
Continueremo a tenervi aggiornati su questa angosciosa vicenda e sul caos Telegram.