Comunicato di Pavel Durov sulla difficile situazione personale e aziendale che lo vede coinvolto e sotto inchiesta in Francia.
Con le autorità francesi che continuano le indagini e i diversi procedimenti a carico di Pavel Durov, del fratello (ancora ricercato) e dell'azienda fondata dal magnate russo, costretto a restare in Francia ed a presentarsi due volte a settimana negli uffici della polizia transalpina, il CEO di Telegram torna a parlare con un lungo post sul suo canale con il quale difende la sua piattaforma e annuncia che tutti sono al lavoro per renderla ancor di più un posto sicuro per gli oltre 950 milioni di utenti attivi. L'app, dunque, si avvia ufficialmente verso il miliardo di utenti. Ecco le parole di Pavel Durov:
❤️ Grazie a tutti per il vostro supporto e amore!
Il mese scorso sono stato interrogato dalla polizia per 4 giorni dopo essere arrivato a Parigi. Mi è stato detto che potrei essere personalmente responsabile per l'uso illegale di Telegram da parte di altre persone, perché le autorità francesi non hanno ricevuto risposte da Telegram.
Ciò è stato sorprendente per diversi motivi:
1. Telegram ha un rappresentante ufficiale nell'UE che accetta e risponde alle richieste dell'UE. Il suo indirizzo e-mail è stato reso pubblico a chiunque nell'UE cerchi su Google "Indirizzo UE Telegram per le forze dell'ordine".
2. Le autorità francesi avevano numerosi modi per contattarmi per richiedere assistenza. Come cittadino francese, ero un ospite frequente del consolato francese a Dubai. Qualche tempo fa, quando me l'hanno chiesto, li ho aiutati personalmente a stabilire una hotline con Telegram per affrontare la minaccia del terrorismo in Francia.
3. Se un paese non è soddisfatto di un servizio Internet, la prassi consolidata è quella di avviare un'azione legale contro il servizio stesso. Utilizzare leggi dell'era pre-smartphone per accusare un CEO di crimini commessi da terze parti sulla piattaforma che gestisce è un approccio fuorviante. Costruire tecnologia è già abbastanza difficile così com'è. Nessun innovatore creerà mai nuovi strumenti se sa di poter essere ritenuto personalmente responsabile per un potenziale abuso di tali strumenti.
Stabilire il giusto equilibrio tra privacy e sicurezza non è facile. Devi conciliare le leggi sulla privacy con i requisiti delle forze dell'ordine e le leggi locali con le leggi dell'UE. Devi tenere conto delle limitazioni tecnologiche. Come piattaforma, vuoi che i tuoi processi siano coerenti a livello globale, assicurandoti anche che non vengano abusati in paesi con uno stato di diritto debole. Ci siamo impegnati a collaborare con gli enti di regolamentazione per trovare il giusto equilibrio. Sì, rimaniamo fedeli ai nostri principi: la nostra esperienza è plasmata dalla nostra missione di proteggere i nostri utenti nei regimi autoritari. Ma siamo sempre stati aperti al dialogo.
A volte non riusciamo a concordare con l'ente di regolamentazione di un paese sul giusto equilibrio tra privacy e sicurezza. In quei casi, siamo pronti a lasciare quel paese. Lo abbiamo fatto molte volte. Quando la Russia ci ha chiesto di consegnare le "chiavi di crittografia" per abilitare la sorveglianza, ci siamo rifiutati e Telegram è stato bandito in Russia. Quando l'Iran ci ha chiesto di bloccare i canali dei manifestanti pacifici, ci siamo rifiutati e Telegram è stato bandito in Iran. Siamo pronti a lasciare i mercati che non sono compatibili con i nostri principi, perché non lo facciamo per soldi. Siamo spinti dall'intenzione di portare del bene e difendere i diritti fondamentali delle persone, in particolare nei luoghi in cui questi diritti vengono violati.
Tutto ciò non significa che Telegram sia perfetto. Anche il fatto che le autorità possano essere confuse su dove inviare le richieste è qualcosa che dovremmo migliorare. Ma le affermazioni di alcuni media secondo cui Telegram è una specie di paradiso anarchico sono assolutamente false. Ogni giorno eliminiamo milioni di post e canali dannosi. Pubblichiamo report sulla trasparenza giornalieri. Abbiamo linee dirette con le ONG per elaborare più velocemente le richieste urgenti di moderazione.
Tuttavia, sentiamo voci che dicono che non è abbastanza. L'improvviso aumento del numero di utenti di Telegram a 950 milioni ha causato problemi di crescita che hanno reso più facile per i criminali abusare della nostra piattaforma. Ecco perché mi sono prefissato l'obiettivo personale di assicurarmi di migliorare significativamente le cose in questo senso. Abbiamo già avviato questo processo internamente e condividerò con voi maggiori dettagli sui nostri progressi molto presto.
Spero che gli eventi di agosto si tradurranno nel rendere Telegram, e l'industria dei social network nel suo complesso, più sicuri e forti. Grazie ancora per il vostro amore e i vostri meme 🙏
Il CEO di Telegram è stato arrestato in Francia durante l'ultimo fine settimana dello scorso mese di agosto con accuse durissime verso la sua persona e verso la piattaforma social da lui fondata. Sono intervenute sulla vicenda diverse personalità di livello mondiale, a partire dal Presidente francese Macron, sino a Putin o Elon Musk, mentre anche l'Unione Europea indaga su Telegram per violazioni del DSA e gli Emirati Arabi, paese che ha concesso la cittadinanza a Pavel Durov, hanno annullato accordi multimiliardari con la Francia dopo le vicende che hanno visto protagonista il 39enne russo.
Intanto, da oggi è disponibile un nuovo aggiornamento per l'app che ottiene nuove funzionalità, mente si festeggiano anche i dieci milioni di abbonati al servizio Premium di Telegram. Tutti i dettagli qui.