Il chatbot di intelligenza artificiale della piattaforma di Elon Musk cerca su internet e propone fonti pertinenti per le query digitate.
Si fa un gran parlare di come la ricerca su internet attuale sia ormai considerata obsoleta e come questa cambierà nei prossimi tempi, rivoluzionata da conversazioni naturali offerte dall'intelligenza artificiale.
Ne sono convinti i big del settore, da OpenAI a Microsoft, passando ovviamente per Google, che ha recentemente affermato che già dall'inizio del 2025 tutti saremo sopresi da come la ricerca si evolverà per far spazio alle nuove tecnologie AI a supporto degli utenti.
Modifiche a favore delle nuove tecnologie le abbiamo già a disposizione adesso, con Microsoft che ha sensibilmente aggiornato il suo motore di ricerca Bing con l'introduzione della chat con l'AI per ottenere informazioni approfondite per query specifiche, servendosi di ChatGPT con un nome diverso (Copilot).
La stessa OpenAI ha lanciato da poco il suo motore di ricerca Web integrato nella UI del suo chatbot.
Sostanzialmente, in attesa delle sorprese promesse da Sundar Pichai (CEO di Google e Alphabet), il funzionamento dell'AI integrata nella ricerca è il medesimo per tutti i concorrenti alla nuova corsa verso il primato su internet. I classici risultati sono proposti all'utente in maniera più ampia, con descrizioni da parte del chatbot e link alle fonti accreditate.
Da come la vedo io, poco cambia in tutto ciò rispetto al passato. Anzi, forse impiego più tempo per trovare ciò che sto cercando. Non bastano le righe esposte dall'intelligenza artificiale per le query che inserisco. Alla fine, devo sempre dirigermi su uno o più dei siti proposti nelle fonti per soddisfare le aspettative della mia ricerca.
Un nuovo esempio di come sarà la ricerca in futuro ce lo offre anche Elon Musk con la sua AI integrata nel suo social network. Come sapete, Grok è diventato gratis per tutti gli account su X da qualche ora e il suo utilizzo mi ha sorpreso, in positivo. Devo dire che fra tutte le polemiche che, anche di recente e a ragione, interessano Musk e alcune sue scelte per l'ex piattaforma Twitter, oltre a sue dichiarazioni politico/sociali davvero discutibili, il magante americano sta trasformando X in un posto che, 'tecnologicamente' parlando, vale la pena continuare ad esaminare e studiare.
Grok, l'AI di X, adesso disponibile con il nuovo LLM Grok 2 e il nuovo generatore di immagini, Aurora beta, ha poco da invidiare ai più blasonati modelli di punta di Open AI, Microsoft o Google. Il chatbot risponde in maniera decisamente esaustiva e, oltre ad essere un interlocutore divertente se si abilita l'apposito cursore, è anche un reale motore di ricerca Web integrato nel social.
Se chiedi qualsiasi cosa a Grok, il chatbot ti mostra le sue considerazioni, unite a post pubblicati di recente su X e a titoli con link e descrizioni di articoli pertinenti raggiungibili sul Web.
Negli esempi che posto in un paio di screenshot qui in basso, ho ottenuto un buon prospetto e ampia scelta per valutare hotel a Roma in previsione di un soggiorno nella Capitale.
L'intelligenza artificiale integrata in X e sviluppata dalla divisione xAI di Musk è certamente da seguire nel prossimo futuro come possibile vera alternativa ai prodotti della concorrenza del magnate americano per ottenere tutto o quasi su internet da una sola posizione, visto che è integrata anche in una piattaforma social e non in uno spazio fondamentalmente inanimato. Naturalmente, come detto poco sopra, parlo di prospetti e potenzialità per il futuro, non di utilità per il presente, con la ricerca classica che è ancora la modalità più efficiente e gratificante per ottenere risultati di qualità sul Web.