Google critica Microsoft per l'imitazione della sua Home su Bing

gen 7, 2025

Microsoft cerca di far restare gli utenti sul suo motore di ricerca riproducendo una sorta di facsimile della home page di Google quando gli utenti navigano su Bing. Non si fa attendere la replica di Big G.

Google critica Microsoft per l'imitazione della sua Home su Bing

Nel fine settimana, si è fatto un gran parlare sui social di un presunto, ennesimo tentativo da parte di Microsoft di provare ad ottenere più consenso per il suo motore di ricerca 'falsificando' l'interfaccia dei risultati di ricerca quando gli utenti cercano Google su Bing.

In sostanza, Microsoft ha ricevuto critiche per proporre alle persone una sorta di emulazione della Home di Google se si digita la query Google o Google.com su Bing, con una grande casella di ricerca preceduta da una raffigurazione che può sembrare un Google Doodle e i risultati effettivi che vengono spinti e proposti verso il basso (se hai la barra dei preferiti su un monitor da 15 pollici, in pratica non li vedi neanche, senza scroll). A rincarare la dose, viene rimarcata la presenza di una scritta con link blu sotto la casella di ricerca, proprio come si può vedere da sempre sulla Home di Google.com.

Dunque, secondo la maggioranza delle persone, Microsoft sta applicando l'ennesimo trucco poco corretto verso la concorrenza e soprattutto verso gli utenti per cercare di far salire la quota di adozione del suo motore di ricerca.

Personalmente, non sono proprio di questo avviso e credo che chiunque abbia accumulato un minimo di 'anzianità' su internet possa accorgersi immediatamente - effettuando quella ricerca - di non essere su Google ma ancora su Bing e che un minimo di scroll arrivi in automatico, per cliccare quindi sul link che porta a Google e non continuare in quell'interfaccia 'modificata' di proposito (?) dagli sviluppatori Microsoft.

L'imitazione della Home di Google da parte di Bing sarebbe pensata dagli sviluppatori di Redmond per far restare su Bing gli utenti che configurano un nuovo PC o una nuova installazione del sistema operativo. La grande casella centrale con il 'doodle' gigante appare infatti solo se si è disconnessi dal proprio account o se non si ha cache memorizzata nel browser (puoi fare una prova tu stesso in modalità anonima su qualsiasi browser). In fondo, secondo Big G, gli utenti utilizzano Bing solo per cercare Google.

Visto il grande chiacchiericcio di questo ultimo ponte festivo (non c'era molto su cui discutere, d'altronde, tranne qualcosa che è iniziato ad arrivare dal CES di Las Vegas), Google ha voluto dire la sua per bocca di Parisa Tabriz, "Browser Boss" di Google Chrome, che ha commentato decisamente stizzita e con parole non certo tenere la mossa di Microsoft, taggata da un post su X (via The Verge).

L'imitazione è la forma più sincera di adulazione, ma la falsificazione della home page di Google da parte di Microsoft è un'altra tattica nella sua lunga storia di trucchi per confondere gli utenti e limitare la scelta.

Nuovo anno; nuovo minimo @Microsoft

Con Google che è accusata formalmente dal Dipartimento di giustizia americano di abuso di Monopolio per la ricerca Web, con le prossime tappe che saranno cruciali per il futuro dei diversi servizi ma soprattutto per gli utenti, che poi sono quelli che hanno bisogno di un internet di contenuti e non di ripicche infantili, trucchi fatti male o post al veleno sui social che poco hanno da dimostrare, attendiamo la risposta di Microsoft, che certamente ci sarà, visto il clamore che la vicenda sta avendo, magari non con un nuovo ex cinguettio, ma con azioni concrete che restituiscano risultati corretti e non ingannevoli sul suo motore di ricerca, mettendo a tacere le voci e lavorando per il bene del Web.

Articolo di HTNovo
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